I
migranti, a causa delle condizioni di marginalità sociale in cui vivono, sono
persone particolarmente esposte a problemi sanitari e sociali. Inoltre, le
differenze culturali e di stili di vita si ripercuotono inevitabilmente anche
sull’approccio ai problemi di salute in quanto determinano un ridotto accesso
ai servizi socio-sanitari della Campania.
Il
progetto “l’Azienda Ospedaliera per l’integrazione delle etnie minoritarie”,
approvato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali in base alla legge
266/91, si è proposto di:
•
individuare e conoscere i bisogni sanitari dei migranti;
•
informarli sul funzionamento e sulle prestazioni del SSN;
•
facilitare il loro accesso alle strutture sanitarie ed alle cure necessarie.
A partire dal mese di marzo 2014 sono state attivate alcune azioni fondamentali: sportello informativo e consulenziale in campo medico, accoglienza presso l’Azienda ospedaliera, assistenza
(mediazione-interpretariato) e attività di accompagnamento sanitario ai servizi
territoriali e reparti delle strutture sanitarie locali allo scopo di prevenire e rimuovere le cause e
gli impedimenti che possono ostacolare
la relazione medico-paziente e permettere un paritario accesso dei migranti ai
servizi sanitari.
La
Campania è la prima regione del meridione per presenza di stranieri. Questi, se
regolarmente soggiornanti, hanno diritto all’assistenza sanitaria garantita dal
Sistema Sanitario Nazionale, a parità di condizioni con i cittadini italiani.
Per
ottenere tale assistenza è necessaria l’iscrizione al Sistema Sanitario Nazionale.
L’iscrizione
ha la stessa durata del titolo di soggiorno, tranne che per i rifugiati
riconosciuti tali
ai
sensi della Convenzione di Ginevra per i quali l’iscrizione è illimitata.
L’iscrizione
può essere obbligatoria o volontaria a secondo del titolo di soggiorno.
Anche
agli stranieri irregolari, privi di permesso di soggiorno in corso di validità,
sono comunque assicurate, nei presidi pubblici e privati accreditati, le cure
ambulatoriali ed ospedaliere urgenti o comunque essenziali. In particolare sono
garantiti:
•
la tutela della gravidanza e della maternità;
•
la tutela della salute del minore;
•
le vaccinazioni e gli interventi di profilassi internazionale;
•
la profilassi, la diagnosi e la cura delle malattie infettive.
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